“Qual è il social più adatto a me?”
Scopriamolo con la gestione del rischio
Viviamo l’epoca dei social, completamente circondati da social da essere diventati quasi asociali, evitiamo però gli off-topic e cerchiamo invece di capire come marketing qualità siano più vicine di quanto pensi. Potresti anche trovare una diversa chiave di lettura a queste tanto amate strategie omnichannel.
Che cos’è il rischio?
“Si stava parlando di strategie omnichannel, di social e di marketing”, potreste aver pensato che c’entra adesso il rischio?
Il rischio c’entra eccome e vediamo insieme perché, inizierei prima di tutto con il definire il rischio, ovvero la probabilità che si possa verificare un evento, anche POSITIVO!
Sebbene nel corso degli anni rischio abbia assunto un’accezione negativa, altro non è che il verificarsi di un evento.
E il rischio non è quasi mai azzerabile!
Ogni imprenditore sa che qualsiasi decisione e investimento ha di per sé un rischio, che non è mai azzerabile, mai trascurabile ma spesso accettabile a fronte di un’opportunità.
Facciamo un esempio:
So che per andare a lavoro ho 2 percorsi possibili:
- Il primo più corto e in città, eviterei i pedaggi, quindi risparmierei (opportunità) ma potrei incontrare il traffico e fare tardi (rischio) e la strada potrebbe essere dissestata, rischiando di forare (rischio)
- Il secondo più lungo e in autostrada, pagherei pedaggi (rischio) ma il percorso è più scorrevole ed arriverei prima, così avrei il tempo per una call o un caffè in compagnia (opportunità)
Premesso che restare a casa è impossibile, sarei propenso quindi a scegliere il secondo percorso accettando il rischio (in questo caso il costo dei caselli, anche se trascurabile) a fronte di un’opportunità che è quella di arrivare in anticipo e avere anche il tempo di un buon caffè. Si tratta chiaramente di una semplificazione, quante volte ci siamo bloccati in autostrada per incidenti (altro evento possibile ma con probabilità di accadimento più bassa rispetto al traffico della città), l’esempio serve esclusivamente a far passare un messaggio, ovvero:
La pianificazione deve necessariamente passare per un’analisi e valutazione dei rischi
E per quanto possano sembrare espressioni grottesche, in realtà sono già eseguite da chiunque in qualsiasi momento della propria vita.
E anche in ambito marketing non ci si può esimere da questa valutazione, qualunque sia il budget predisposto per le attività, che siano 1000, 10 mila o anche 100 mila euro, sarebbe una buona abitudine quella di eseguire una valutazione del rischio, prima di procedere con l’investimento.
E una delle cose che mi piace del mio lavoro è proprio questa:
Far collimare argomenti che sembrano così distanti tra loro come marketing e qualità.
Come dicevamo infatti, in una strategia aziendale non può mancare la valutazione e gestione del rischio, che dovrebbe essere alla base di qualsiasi strategia, compresa quella di marketing.
Quante volte avete sentito o vi è capitato purtroppo in prima persona di aver perso molti soldi per investimenti sbagliati?
“le campagne ADS non convertono”, “ho buttato soldi senza riscontri..” ecc ecc
Prima di partire sarebbe stato meglio eseguire una buona valutazione del rischio.
Se in passato hai gettato al vento il tuo budget pubblicitario forse avresti dovuto eseguire una valutazione del rischio e porti delle domande:
“queste persone sono qualificate per questa mansione?”, “cosa succede se risparmio sulle persone che mi devono gestire le campagne e queste (le ads) non convertono come dovrebbero?”, “cosa succede se non seguo i consigli di chi mi sta seguendo le campagne?”
Tornando alla domanda: “quale pensi sia il social più adatto a me?”.
La risposta potrebbe essere qual è il rischio nel non essere presenti? oppure, qual è il tuo rischio nel perdere un account?
Oggi il furto di account social è una pratica decisamente comune, stando ad alcune statistiche del CRIF del 2020 è salito al 31,8% la percentuale di utenti che hanno subito un furto del proprio account social, la percentuale è nettamente più alta se consideriamo e-commerce e piattaforme di intrattenimento.
Questo significa che oggi la strategia omnichannel non è un’opzione tra le diverse strategie di marketing possibile, ma una scelta obbligata nell’ottica di una riduzione al minimo del rischio di perdere il proprio account, e con esso tutti i contenuti creati, il bacino di utenti che seguono la pagina, la possibilità di fare campagne online, senza considerare il rischio del furto di denaro se all’account è associato un conto personale.